“La Parola di Pietra” 2

LA PAROLA DI PIETRA”

IL MISTERO ALCHEMICO DELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA

– Parte seconda

Il carattere “selvaggio” della vita era, in Grecia, custodito da Pan, la cui parte inferiore del corpo è animalesca, il suo regno: le Selve…

Pan è tremendo, perché tremenda e selvaggia è la vita.

Pan incute il timor panico, ecco la necessita del coraggio.

Pan per gli Alchimisti è il Mercurio, la Prima Materia, “il Principio, il Mezzo, il Fine”.

Suonatore Guerriero

Basilica di San Marco – interno.    Uomo – Animale
Formelle raffiguranti il Mercurio in forma metà animale e metà umana.
La parte inferiore è legata al mondo sensuale, “animale”, quella superiore all’intelletto, ”Uomo”.
L’intero essere appare come mediatore dei due mondi, animale e umano: del Cielo e della Terra

Pan

Pan come Mercurio Filosofico unisce la Terra (parte inferiore animalesca) al Cielo (parte superiore umana). Da notare il capo formato dall’unione del Sole e della Luna!

IL Maschio sul Drago

Arcone di San Marco
Rilievo raffigurante la Materia bruta da cui inizia l’Opus

I figli di Ermete sanno che la Natura cela ben nascosti i suoi segreti, e per scoprirli è necessario un occhio DISINCANTATO e VERGINALE.

La Vita è il Divino, percepirla è essere Uno con la Totalità, col Cosmo1

Non si può conoscere la Vita finché non la si lascia fluire. Il fluire della Vita è indicato dalle spire dei serpenti-dragoni.

Lasciar fluire la vita significa che si è rinunciato ad ogni oggettivazione.

Si può percepire la corrente di vita solo nel “silenzio”; solo quando ci si metta in disparte,… quando si è freschi, quando ci si apre ad ogni possibilità, quando si ha rinunciato anche alla Paura e all’anticipazione che vuole pro-gettare il futuro.

Caduceo 1

I due Serpenti equivalgono ai due Draghi. Il “Fisso” ed il “Volatile”, l’attivo e il passivo, il Maschio e la Femmina. Si avvolgono a spirale. Sono il Segno della Vita e curiosamente hanno la forma del D.N.A.

Uovo filosofico-Atanor

Dal “Viridarii Chimici” – Materia Lapidis Philosophici –
I cerchi sul Drago indicano: uno il “Volatile” (ali), l’altro il “Fisso”(corpo e zampe). Le tre serpi alludono ai tre Principi Vitali (triangolo), il tutto reso graficamente mediante onde e spirali ad indicare la CIRCOLAZIONE della VITA = MATERIA PRIMA!

caduceo 2

Coppia di draghi o Caduceo da una coppa araba. Il nodo è analogo al “Sigillo di Salomone”

L’Artista conosce la legge della polarità dove i contrari sono anche complementari e contengono in sè sempre una piccola parte dell’altro.

Così l’Alchimista è chiamato Filosofo per il suo amore per la Sapienza, e nella Grande Opera sa che la Vita si esprime mediante i Contrari.

Ogni attività è possibile solo grazie alla lotta degli opposti, e la Grande Opera è propriamente la Coincidenza Oppositorum.

Monaco e dragone

Rilievi posti all’esterno di case veneziane. Da una parte notiamo un “uomo vestito”, forse un monaco, che nasce in verticale da un fiore; dall’altra un “uomo nudo” esce in orizzontale da un drago!

Rebis uovo

REBIS = “Cosa doppia”, come unione dei “Complementari” nell’Uovo Cosmico!

San Marco, figura ottenuta accostando i draghi delle prime formelle

L’unione dei due Draghi alla base delle prime formelle uniti a ricomporre l’Unità degli Opposti,/Complementari

Così l’Attrazione e la Repulsione sono le leggi gemelle che regolano ogni attività. Quando nella vita giudichiamo, discriminiamo e cadiamo in uno dei due poli o attrazione, o repulsione, e perdiamo il contatto con la Totalità.

Così i nostri giudizi, tutti i giudizi, contengono in sè sempre dimentico, l’opposto, e ciò impedisce la visione Totale.

Cerchiamo la felicita e fuggiamo il dolore, ma Dolore e felicità fanno tutti parte del… SELVAGGIO GIOCO DELLA VITA. Se seguiamo una ascesi neghiamo il sesso, neghiamo la Vita, diveniamo freddi, simili alla morte, perdiamo la gioia. Ugualmente se seguiamo solo il sesso, andiamo sempre alla ricerca di nuove emozioni, sensazioni, e perdiamo la SENSIBILITÀ, e diveniamo incapaci di aprirci all’altro: alla TOTALITÀ.

Rosarium

Rosarium Philosophorum – L’Opus è indicato come unione del Re e della Regina, contrari/complementari. Nelle prime fasi della copula prevale il lato “femminile”, umido e volatile!

Aprirsi alla Vita significa essere Qui e Ora

Significa non essere legati a nulla. Essere aperti a QUALSIASI COSA ACCADA.

Solo allora si può percepire il fluire della Vita, ed allora si saprà cosa è il Mercurio dei Saggi, l’Energia, l’Antico Dragone.

La Natura selvaggia e misteriosa è sempre polarizzata.

Così l’Alchimista trova il FISSO ed il VOLATILE, il Sottile e lo Spesso; ma per l’alchimista gli elementi sono il Caldo e l’Umido, il Secco ed il Freddo. Ogni Elemento racchiude altri due, ad esempio il Secco contiene in se la Terra ed il Fuoco; l’Umido l’Aria e l’Acqua.

4 Elementi

I Quattro Elementi nella rappresentazione grafica dell’abate alchimista Veneziano, Giovanni. Augustino Pantheus.
La figura permette di vedere schematicamente come le quattro qualità fondamentali, (l’Umido e il Secco, il Caldo e il Freddo) oltre ad essere opposte e a generarsi una con l’altra, sono formate ogni una dall’unione di due elementi: ad esempio il Caldo è prodotto dall’unione dell’Aria e del Fuoco.
Ritroveremo una rappresentazione analoga nelle formelle dell’Arcone!

4 Elementi Viridarium

I Quattro Elementi, nella rappresentazione del Viridarii Chymici di Stolcius de Stolcenberg, appaiono sotto l’aspetto di fanciulle, con i simboli grafici degli elementi simboleggiati dai triangoli la cui unione origina il “Sigillo di Salomone”. Sopra la testa è raffigurato il Vaso contenente la “Materia”. Le raffigurazioni animali rappresentano la materia nell’uovo filosofico attraverso le sue principali fasi, dalla “Nigredo” in relazione alla Terra, all’Opera al Rosso in corrispondenza del Fuoco!
Da notare che il vaso alchemico è posto sopra la testa. E’ qua che avviene la vera Trasmutazione!!!

Così, in genere, noi oscilliamo dall’uno all’altro polo; e questo oscillare crea tensioni, divisioni, conflitti.

La vita diventa angoscia perché dentro restiamo divisi!

Così le figure dei due draghi, dell’uomo e della donna, sono poste ai due estremi dell’arco; sono raffigurati lontani perché all’inizio non è possibile percepire la loro Unità.

Ricondurre all’unità questa dualità è l’Opera del sapiente Artista.

La lontananza tra l’Uomo e la Donna, tra il Drago senza ali e quello con le ali, origina la tensione primaria dell’arco.

Arco_Sole_Luna

L’Unione dei due principi (Contrari/Complementari!) costituisce tutta l’Operazione Alchemica!

L’Uomo e La Donna, di Nicola Flamel

Nicola Flammel: “Il libro delle figure Geroglifiche” – La Materia dell’Arte appare sotto le sembianze dell’uomo e della donna!

Il Maschio 200x La Femmina 200x

Basilica di San Marco – Le due formelle alla base del primo arcone sostengono l’arco, costituendone l’Origine iconografica: sono raffigurazioni della materia oscura e primordiale necessaria all’Opus!

E’ la tensione che ha conosciuto Adamo con la cacciata dal Paradiso, ossia con la caduta dal CENTRO!

Ed è la tensione che troviamo in tutti i Miti, sia che si parli di ricerca del Vello d’Oro, o di Cerca del Graal, o di ricerca del Mitico Regno degli Iperborei; sia che divenga “nostalgia” del Paradiso, o dell’Età dell’Oro, sempre è ricerca del CENTRO!

Ma il Centro che ha originato l’Arco NON esiste!

Quando dalla periferia, cioè dal nostro ego, (che non è altro che il prodotto del passato, del vecchio, dell’educazione, di convenzioni, superstizioni, della somma di conformismi, ecc…), torniamo al Centro ci accorgiamo che il Centro non esiste, non è nulla di “concreto”; o, per esprimersi come il Sapiente Alano di Lilla, si può dire che “il Centro è dappertutto!

L’Alchimista è chiamato Filosofo ma anche Artista, perché è necessario ESSERE ARTISTI se si vuol porre mano all’Opera, cioè se, come si esprime il “Chimica Vannus”, si vuole: “Conoscere sè stessi, consultare sè stessi e camminare di dentro”!

L’Artista è colui che è TOTALMENTE APERTO: ciò che fa nasce spontaneo dalla profondità dell’Essere, non è mediato dal voler fare o dal passato

L’Artista trascende la Mente, vive nel profondo: esprime ciò che sente in-mediato.

Non ha fini, fa solo perché è la natura stessa a dettarlo: semplicemente!

La figura Maschile è il Fisso, indica il principio di vita assimilato al “soffio”, alla Parola primordiale con cui Dio soffiò sulle acque.

E’ l’Anima, lo Zolfo = Theion = Divino, il Principio nascosto del “Nostro ORO”.

E’ per questo che dalla bocca dell’Uomo escono due serpenti che, con moto a spirale, vanno, in opposte direzioni, a mordere le caviglie dell’Uomo, cioè le fondamenta.

Degno di nota è che i serpenti che escono dalla bocca sono due, in quanto la parola serve a distinguere le cose, cioè a definire, ma anche a separare (“dia ballein” = ciò che separa = Diavolo, opposto a “simbolo” = ciò che unisce).

I serpenti sono anche i due soffi, l’inspirazione e l’espirazione; sono il simbolo della Parola Vivente.

Illustrazione della visione del Ripley

Illustrazione della “Visione” di George Ripley, eseguita da John Dastin nel quindicesimo secolo e conservata a Londra nel British Museum con il titolo “De erroribus”. Le due figure nude di maschio e di femmina (la differenza di sesso è indicata nel disegno dalla presenza del seno nella figura di destra) ricevono il “succo” degli influssi celesti. I piedi sono ghermiti dal rospo (mostruoso animale terrestre) e dai draghi alati. La figura corrisponde simbolicamente ai rilievi Marciani dove l’Uomo e la Donna cavalcano i due draghi, quello senza ali (ilMaschio, il Fisso) e quello con le ali (la Femmina, il Volatile).

Ripley viaggiò anche in Italia ed è curioso notare le analogie tra il Ripley e l’alchimista Cristoforo Parigino attivo a Venezia nel sec. XV. Entrambi usano un linguaggio cifrato derivato dal Lullo (o pseudo-Lullo!) dove a ogni lettera dell’alfabeto corrisponde una determinata operazione alchemica. Anche il Parigino riassume l’Opus in una visione che illumina la Via. Infine si può notare che il Ripley parla della “Voarchadumia” parola inventata dall’alchimista e sacerdote veneziano Jo. Aug. Pantheus che intitolerà la propria opera principale proprio “Voarchadumia”, dedicandola al Papa Leone X ed al Doge Gritti. La “Voarchadumia” è la prima opera che unisce la Cabbala all’Alchimia.

Ripley draghi in orizzontale

Particolare della “visione” di George Ripley ottenuta ruotando i draghi ed i fanciulli in orizzontale
Ripley San Marco
Basilica di San Marco, esterno, lato del “tesoro”. Si può notare la similitudine con la “Visione” del Ripley.
Ferdinando Rizzardo

“La Parola di Pietra” continua…