BASILICA di San Marco

IL PORTALE DELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA

IL MISTERO ALCHEMICO DELLA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA

portale principale della Basilica di San Marco

Due parole di introduzione

I rilievi dei tre arconi del portale maggiore di San Marco, scolpiti tra il 1230 ed il 1245 circa, presentano da un lato una straordinaria unità iconografica, dall’altro notevoli differenze stilistiche, soprattutto tra i primi due arconi ed il terzo.

Tutti gli arconi apparivano, già nella metà del XIII secolo, interamente coperti d’oro come hanno evidenziato i restauri, condotti dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Venezia e Laguna, tra il 1982 ed il 1987.1

Il triplice portale dorato è la porta al Sacro, alla “Gerusalemme Celeste”: la porta al “paradiso”.

ORO = Splendore: “è la calda luce incarnata” (Elemire Zolla) = l’incorruttibile SOLE.

L’ORO corrisponde allo stato sano e puro dell’anima che riflette lo Spirito Divino2

Gli storici dell’arte hanno dato varie interpretazioni alle sculture degli arconi, l’ultima, la più documentata ed interessante, è quella di Guido Tigler, che riassume anche le precedenti.3

Ogni arcone è scolpito sia nella facciata esterna, fronte, che nel lato interno, sottarco.

Per la prima volta si tenta di rivelare il significato alchemico di queste straordinarie sculture, senza voler negare le altre interpretazioni care agli storici dell’arte: va sempre tenuto presente che la caratteristica peculiare di un simbolo è proprio quella di avere in sè molteplici significati (la stesso Dante oltre al senso letterale riconosceva nelle scritture altri significati sempre più “sottili” fino ad arrivare al senso analogico o sovrasenso).

Il viaggio per cogliere il senso “alchemico” delle sculture inizia dalle prime formelle del primo arcone che è quello più basso ma anche quello più interno!

Il primo arcone è il più misterioso, infatti è proprio su questo arcone ed in particolare su queste formelle che gli storici si sono divisi. Le immagini scolpite appaiono, come hanno evidenziato gli storici dell’arte, legati ad episodi della vita animale in generale all’uomo vizioso: sono immagini più “volgari”, quasi “triviali”, ma si vedrà che sono Tri-viali nel senso che aprono alla Triplice Via!

1Evocava il passaggio al paradiso anche il rituale funebre del Doge: al passaggio sotto il portale il feretro veniva innalzato al Cielo sette volte.2Si veda il prezioso studio di Giorgio Vascellari sulla rivista “Ha Ha Ha!” intitolato “La Luce”.

3Guido Tigler “Il portale maggiore di San Marco a Venezia – Aspetti iconografici e stilistici dei rilievi duecenteschi” ed. Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia, 1995. Tra i diversi studi vanno ricordati quelli di Julien Durand “Iconographie et ornementation de l’eglise San-Marco, à Venise” in “Annales Archéologique” XIV, 1854; di Francesco Saccardo, contenuto nella monumentale opera dell’Ongania “La Basilica di San Marco a Venezia illustrata…” Venezia, 1888-92; di Michelangelo Muraro “La vita nelle Pietre. Scultura Marciana e civiltà veneziana nel duecento”, Venezia, 1985; di Wladimiro Dorigo “Una nuova lettura delle sculture del portale centrale di San Marco”, “Venezia Arti”, II, \988; di Renato Polacco “San Marco e le sue sculture nel duecento”, in “interpretazioni Veneziane”, Studi di storia dell’arte in onore di Michelangelo Muraro a cura di David Rosand, Venezia, 1984; di Otto Demus “La decorazione scultorea duecentesca delle facciate” in “Le sculture esterne di San Marco” ed. Electa, Milano, 1995.

I formella La Femmina sul Drago“La parola di pietra” 1

IL Maschio sul Drago“La parola di pietra” 2

Giovane su Leone “La Parola di pietra” 3

Triangoli formelle“La Parola di Pietra” 4